Comunico che il giorno lunedì 29 dicembre 2014 alle ore 18,30 in prima convocazione e alle ore 19,00 in seconda convocazione, presso la sede sociale di via Genova 36-38/a, è convocata l’Assemblea Straordinaria dei Soci dell’Associazione con il seguente Ordine del Giorno:
- Ratifica e conferma nella forma di atto pubblico dello Statuto per la pratica del riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione;
- Varie ed eventuali.
Quartu Sant’Elena, 16 dicembre 2014
la Presidente
dott.ssa Arlen Haideé Aquino
Carissimi,
sono contento di comunicare che è divenuto operativo l'accordo siglato fra il Dipartimento per le Pari Opportunità, UNAR e Consiglio Nazionale Forense, organismo di rappresentanza istituzionale dell'avvocatura, che prevede l'istituzione di un Fondo di solidarietà per la tutela giurisdizionale delle vittime della discriminazione, presentato lo scorso 7 novembre a Roma in occasione delle iniziative del Semestre europeo collegate all'Equality Summit.
Il Fondo è destinato alla anticipazione delle spese legali per procedimenti giurisdizionali o amministrativi intrapresi dalle persone che si ritengono lese da condotte discriminatorie.
Il Fondo, che opera attraverso un meccanismo rotativo di anticipazione e di restituzione delle somme, intende fornire un supporto concreto alle vittime per facilitarne l'accesso alla tutela giurisdizionale, qualora non ricorrano i presupposti per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.
In tal senso, il ruolo delle associazioni ed enti iscritte al Registro Unar assume una particolare importanza: grazie al lavoro quotidiano svolto sul territorio le associazioni hanno la possibilità di entrare in contatto diretto con le potenziali vittime di discriminazioni e quindi poter indicare a quest’ultime la possibilità di accesso al Fondo.
Sono 30 gli allievi che, tra over 60 e immigrati, hanno partecipato al primo turno del corso di alfabetizzazione informatica, concluso oggi con la consegna degli attestati di frequenza.
Il secondo turno, con i successivi 30 allievi, è già iniziato.
“Non è mai troppo tardi 2.0”, questo il nome del progetto realizzato dell'Associazione Arcoris con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, nato per combattere il “divario” digitale tra le generazione e le varie classi sociali.
Il titolo del progetto richiama alla mente il maestro Alberto Manzi, che negli anni ‘60 entrava nelle case degli italiani per insegnare la lingua del “Belpaese”. Per gli storici della tv, “Non è mai troppo tardi”, è stato il programma che ha unito nord e sud, insieme per capire e parlare la stessa lingua, uno strumento di ausilio nella lotta contro l'analfabetismo in Italia. Oggi, il progetto offerto dall'associazione Arcoiris diventa un modo per migliorare le condizioni di vita quotidiane, ridurre il “divario” digitale di alcune fasce deboli della popolazione. Una forma di esclusione sociale vera e propria, legata all'incapacità di alcuni di utilizzare la tecnologia e di accedere ai percorsi formativi che possano colmare questo gap. Un progetto per contrastare il rischio dell'isolamento sociale favorendo una migliore integrazione tra i destinatari, anziani e immigrati, offrendo strumenti per migliorare la vita di tutti i giorni, in cui le notizie e le informazioni viaggiano alla velocità di un tweet.
Il Circolo del cinema "Fabio Masala" con il patrocinio della Provincia di Cagliari presenta "La Sardegna sullo schermo", una rassegna sugli stereotipi e sulla cultura identitaria della Sardegna nel cinema.
Le proiezioni inizieranno alle 20 e si terranno presso la sede dell'Associazione Arcoiris Onlus in via Genova 36.
Il programma.
Ultima tappa, American Life. Con la pellicola diretta dal regista Sam Mendes si conclude il viaggio cinematografico della rassegna C.I.A.C. 2014 (Cinema in Abitazioni Campidanesi). La manifestazione, arrivata alla settima edizione è organizzata dall'Associazione Arcoiris Onlus e dal Circolo del Cinema Fabio Masala con il patrocinio dalla Provincia di Cagliari.
Il tour cinematografico ha toccato le tappe americane con “TransAmerica” e “Into the wild”, poi il sud con i paesaggi e la natura brasiliana con “Central do Brasil” e le radici franco-algerine dei protagonisti di “Exils”.
Giovedì 2 ottobre alle ore 20.00 nella sede dell'Associazione Arcoiris, in via Genova 36 a Quartu Sant'Elena, l'ultima tappa con “American Life” produzione statunitense e britannica che racconta la vita di due trentenni Burt e Verona che aspettano un figlio non programmato. Convinti di poter contare sui genitori di lui e condividere con loro la gioia per la nascita scoprono, invece, che questi hanno deciso di trasferirsi in Belgio.
Quarta fermata per il viaggio cinematografico della rassegna C.I.A.C. 2014 (Cinema in Abitazioni Campidanesi). La manifestazione, arrivata alla settima edizione è organizzata dall'Associazione Arcoiris Onlus e dal Circolo del Cinema Fabio Masala con il patrocinio dalla Provincia di Cagliari.
Dall'apprezzatissimo viaggio nelle terre brasiliane di “Central do Brasil”, si cambia continente. Giovedì 25 settembre alle ore 20.00 nella sede dell'Associazione Arcoiris, in via Genova 36 a Quartu Sant'Elena, preceduto da un CineAperivo sarà la volta di “Exils”, pellicola diretta da Tony Gatilf e vincitore del premio per la Miglior Regia al Festival di Cannes.
Dagli Stati Uniti d'America al Brasile. Prosegue il viaggio cinematografico della rassegna C.I.A.C. 2014 (Cinema in Abitazioni Campidanesi). La manifestazione, arrivata alla settima edizione è organizzata dall'Associazione Arcoiris Onlus e dal Circolo del Cinema Fabio Masala con il patrocinio dalla Provincia di Cagliari.
Dopo l'ottimo successo di pubblico per il film“Into the wild”, giovedì 18 settembre alle ore 20.00 nella sede dell'Associazione Arcoiris, in via Genova 36 a Quartu Sant'Elena, preceduto da un CineAperivo sarà la volta di “Central do Brasil”, pellicola diretta da Walter Salles e vincitrice di cinque premi internazionali. Dora è un’insegnante che vive a Rio de Janeiro dove per mantenersi scrive lettere per persone povere e analfabete, tuttavia spesso truffandole. Quando una sua cliente muore, si ritrova a doverne accogliere il figlio, il piccolo Josuè. Senza aspettare troppo, fa di tutto perché il bambino venga dato in adozione a una famiglia straniera ma quando l’affidamento si prospetta effettivo scopre che la trattativa è in realtà una copertura e che il piccolo rischia di finire nelle mani di un giro di trafficanti d’organi. Decide allora di cercar il padre di Josuè , che vive in una zona sperduta del Brasile nord orientale, e a questo proposito intraprende insieme al ragazzino un viaggio in autobus lungo le strade del Brasile. Ritratto di un Paese meraviglioso e ricco di differenze al suo interno, Central do Brasil accompagna lo spettatore lungo un viaggio sia attraverso le storie e le psicologie dei protagonisti che attraverso la natura e la società di un Paese bellissimo e duro allo stesso tempo. Un viaggio che si configura come ricerca interiore, incontro e trasformazione individuale, ma anche come ricerca di un’identità nazionale. Al termine della proiezione seguirà un dibattito.
Adulti, anziani e stranieri più vicini alle nuove tecnologie! Via alle iscrizioni per “Non è mai troppo tardi 2.0”, il progetto dell'Associazione Arcoris realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, nato per combattere il “divario” digitale tra le generazione e le varie classi sociali.
Il titolo del progetto richiama alla mente il maestro Alberto Manzi, che negli anni ‘60 entrava nelle case degli italiani per insegnare la lingua del “Belpaese”. Per gli storici della tv, “Non è mai troppo tardi”, è stato il programma che ha unito nord e sud, insieme per capire e parlare la stessa lingua, uno strumento di ausilio nella lotta contro l'analfabetismo in Italia. Oggi, il progetto offerto dall'associazione Arcoiris diventa un modo per migliorare le condizioni di vita quotidiane, ridurre il “divario” digitale di alcune fasce deboli della popolazione. Una forma di esclusione sociale vera e propria, legata all'incapacità di alcuni di utilizzare la tecnologia e di accedere ai percorsi formativi che possano colmare questo gap. Un progetto per contrastare il rischio dell'isolamento sociale favorendo una migliore integrazione tra i destinatari, anziani e immigrati, offrendo strumenti per migliorare la vita di tutti i giorni, in cui le notizie e le informazioni viaggiano alla velocità di un tweet.